Il sito della scuola d'inglese sul quale mi sto preparando per il Toeic non funziona? Perché preoccuparsi? "Si dovrebbe ridere dopo un dolore, dovrebbe tornare il sole dopo la pioggia. Quindi perché preoccuparsi ora?".
Lo dire Mark Knopfler nella sua bellissima Why worry?, che qui propongo in una versione del 2009, valida, presumo, ancora oggi.
E' così diversa dalla originale, ossia quella registrata per Brothers in arms: l'ho ascoltata poco fa mentre stiravo (non potendo studiare: sono molto multi-tasking).
Vi dirò che quasi quasi la preferisco nella versione contemporanea: secondo me, la voce di Mark è addirittura diventata più sexy adesso.
Probabilmente c'entra anche la produzione del suono (mi baso su quanto mi riferisce il Bipede in merito), che negli anni Ottanta era (forse) più patinata.
In ogni caso, ieri ho rivisto di nuovo il documentario della Bbc che ho pubblicato nel precedente post (NB ora bloccato dai proprietari e quindi non più disponibile... ahimè) e, oltre a confermare la grandissima emozione provata la prima volta che l'ho visto, mi sono soffermata di più sul passaggio in cui si sentono le note di Why worry e di alcune colonne sonore che il musicista-songwriter di Glasgow ha composto per svariati film poco noti in Italia.
Mi piace moltissimo il punto in cui dice di aver inserito suggestioni provenienti dal mondo celtico (la prima c è pronunciata come una K, cosa che ignoravo), così, quasi senza accorgersene.
E' normale che succeda così, considera più o meno, perché tutto ciò che siamo oggi è frutto del nostro passato e di quello di chi è venuto prima di noi.
Potremo girare tutto il mondo, insomma, ma quello che porteremo alla luce nelle cose che facciamo, sarà sempre fortemente impastato di ciò che abbiamo conosciuto più intimamente. Anche senza accorgercene. Attraverso il latte materno, per dire.
La "mia" Majella sarà sempre con me, mia madre sarà sempre mia madre e io la porterò con me, sempre.
Perciò, why worry?
Buon ascolto e buoni percorsi a tutti.
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