sabato 7 giugno 2014

Oltre la rabbia, a testa alta



E' bastata una brevissima ricerca su google per scoprire nome e cognome della zoccola che ha risposto in modo indegno non solo a me, persona nervosa e incazzosa, ma anche a mia sorella, persona posata e razionale. Persino lei ha finito per esclamare: "Ma è etico comportarsi così per un medico?"; con faccia livida di costernazione.

Poi però, in compenso, ci sono le giovani allieve infermiere che ti dicono "mi dispiace, che discesa rapida, hai gli occhi come tua mamma" e soprattutto l'angelo di Marina, una giovane degente sempre più sconfortata per l'assenza di risposte e di terapie certe, che ha dormito accanto alla nostra luce tutti questi giorni, vegliando su di lei con una naturalezza incredibile, nonostante fosse via via sermpre più stufa di starsene buttata in quell'anonima corsia.

Non ho fatto neanche in tempo a chiederle il cognome, vorrei tanto sapere quando la dimettono. Spero lunedì, come le hanno promesso.
Marina, grazie di cuore, davvero. A te e ai tuoi fantastici genitori. Era destino che incontrassimo proprio voi, con la vostra discrezione, la vostra evidente onestà. Grazie davvero.

Domani ci aspetta una giornata dura. A chi ci vuole bene, abbiate pazienza se qualche volta non sapremo assolvere bene il nostro compito di familiari affranti.
Vorrei però arrivare a testa alta lunedì mattina, terrò duro durante la messa (almeno spero), mettendo da parte tutto il mio tetro agnosticismo.

Lo faccio per una ragione importante. Ci riuscirò.

Non è il tempo delle vendette né della rabbia.
Giustamente una zia medico stamattina mi ha detto: "La vita è breve e chiede a tutti. prima o  poi, i conti". Chi ha fatto male, chi fa del male, sparirà come tutti, ma a futura memoria resteranno solo le gesta negative, la memoria della sofferenza causata agli altri.

Mentre chi ha fatto del bene resterà per sempre nei ricordi più belli. Più grandi.
Non riesco a dire altro. Non voglio dire altro.
Non ti tradirò mai. E' una certezza.

6 commenti:

  1. Poi fammi avere il nome, che so io cosa farci. Per il resto, conosco il tuo coraggio e so che non crollerai.

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    1. Non mi sento affatto coraggiosa, ma solo scioccamente rancorosa. Mi farò forza, però, per chi resta di questa coppia che mi ha dato così tanto e verso cui, invece, mi sembra di non aver fatto abbastanza.
      E' un proposito del genere che non mi farà crollare.
      Grazie

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  2. Mi dispiace infinitamente! Le parole che no so dire, ma che cito facendole mie... Claudia
    "Credo che nessuno muoia
    credo che l’anima in realtà
    divenga un’ombra
    e al culmine del suo vagare
    si adagi ai piedi
    d’un fiore non visto.
    Quei fiori gialli
    di cui son piene
    le campagne
    quando fai ritorno a casa
    e vorresti che lei
    esistesse.
    Carlo Bramanti

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    1. Lei esisterà sempre, era un fiore giallo, semplice e puro. E gioioso. Da lei ho preso qualcosa, ma non abbastanza. Ma per lei lotterò sempre, finché vivrò.
      Grazie

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  3. Nn penso di essere un angelo...la mia é stato solo un comportamento spontaneo di fronte alla vera sofferenza....nel giro di due settimane, credetemi, mi avete insegnato molto...tu, tua sorella, tuo padre e la vostra famiglia...tutta.... continuate a rimanere uniti come avete fatto sino ad oggi...sarà quella la vostra più grande forza per affrontare questo terribile momento. ...un abbraccio affettuoso.. Marina...

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    1. Marina, sono molto colpita dalle tue parole, mi danno anzi ancora di più la dimensione della tua straordinarietà. Si vede proprio che sei nata da persone speciali: ringrazia ancora molto la tua mamma e il tuo papà.
      Riferirò quello che dici a tutti gli altri. E puoi starne certa: non vi dimenticheremo mai.
      E adesso: rimettiti in forze, la tua bellissima vita ti aspetta!

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I commenti sono moderati: vi ringrazio per la pazienza e per l'affetto. Vostra Madamatap