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martedì 14 agosto 2012

Pesce d'agosto per Sfaccendato, l'ultimo contestatore



Per caso notate qualche somiglianza?
Lo premetto: il presente è un post-scherzetto dedicato a Sfaccendato (che fa pure rima) alla vigilia di Ferragosto. Una specie di pesce d'estate, insomma.
Chi sarebbe il tipo sopra il volto a me (e alcuni di voi lettori) più noto? E' il protagonista di un telefilm tedesco rimasto fermo agli anni Ottanta a causa di un coma ventennale. Quando si risveglia, naturalmente, tutto intorno a lui è cambiato, a partire dalla figlia che lui ricordava bambina. Potrebbe sembrare l'incipit di una tragedia, invece no: il suo essere - e soprattutto sentirsi - fuori dal tempo lo costringe, questo sì, a bizzarre sedute dalla psicologa della polizia, ma lo rende ancora di più simpatico agli occhi di noi telespettatori, per via della sua totale mancanza di diplomazia e per quella sorta di goffaggine posseduta di solito da chi non si adatta facilmente ai gusti della maggioranza. Mick Brisgau (così si chiama il personaggio interpretato dall'attore protagonista del telefilm: Henning Baum) potrebbe ricordare il Moretti di Caro Diario, quello che ha capito che farà sempre parte di una minoranza di persone in qualsiasi contesto si verrà a trovare.
Sfaccendato è uguale e forse - se l'ho sposato - anch'io, benché lo mascheri meglio di lui o almeno lo credo. Perché, poi, quando devo dire la mia, in genere difficilmente mi trattengo e quasi sempre il mio pensiero non coincide con la vulgata maggioritaria. Ma torniamo a Sfaccendato e al telefilm tedesco. Anzi: ai telefilm tedeschi dal medesimo seguiti con assiduità via via crescente. Sì, perché da poco, quando ceniamo abbastanza presto (mai troppo per i suoi parametri. Ha sposato una terrona? Non gli resta che adattarsi), ha preso a seguire Siska, nato sulle ceneri di Derrik, suo pari quanto ad assenza di ritmo e ad ambientazioni da Germania dell'Est.
Di recente aveva introdotto, tra le nostre abitudini del dopo cena, anche Fast Forward, altra produzione crucca, protagonista il commissario Schnell, una piacente e procace mora, all'apparenza più italiana che teutonica se non fosse per l'altezza decisamente sopra la media (beh, non mi sto basando sulle mie misure, altrimenti non sarei obiettiva). Era forte, ma poi la serie è finita e non so se la riprenderanno.
Poco male: Sfaccendato si è illuminato quando ha scoperto che davano di nuovo Matula, altro serial stavolta ambientato a Monaco (mi pare), con un attore ormai ben oltre l'età della pensione di vecchiaia, che ha i capelli come me. Anche lì ritmo a profusione, ma Matula ama farsi un bicchierino di vino rosso ogni tanto e cucinarsi prelibatezze italiane, perciò, alla fine, mi sono affezionata pure a lui.
Ed eccoci arrivati alla scoperta più recente: il suddetto Last cop, con le sue manie e il suo caratteraccio. In questo caso, beh, il ritmo c'è, dato anche dalla colonna sonora tutta anni Ottanta, quella della nostra infanzia-adolescenza. A occhio, hanno cercato di invecchiare l'attore protagonista, classe '72: per quanto nel resto d'Europa si facciano figli prima, se il personaggio rispecchiasse la sua età reale, sarebbe stato un padre ben giovane al momento dell'incidente che l'ha mandato in coma.
Stasera, però, ci perdiamo la nuova puntata, perché Sfaccendato, che mi vuole tanto bene, mi asseconda nel mio "desiderio di gite", una frase che scrivo non casualmente tra virgolette avendola mutuata sempre da lui, poco amante di code e intruppamenti da vacanzieri della domenica.
Ed è proprio per farmi perdonare di averlo sottratto al telefilm che gli sto dedicando questo post, con tanto di galleria fotografica finale personalizzata:



Lì per lì non ci avevo fatto caso, ma sapete come si chiama il primo brano rubato (accidenti: speriamo che non se ne accorga la Siae...) a Paolo Conte? Berlino, naturalmente.
E benché Sfaccendato non sia mai stato nella terra dell'efficienza e l'ordine (mitologicamente parlando), inconsciamente devo avere cominciato a considerarlo un po' crucco anche lui.
Fino a quando, una volta trasferitici lassù, non individui un'altra teutonica maggioranza dalla quale dissociarsi.
Però la sua musica è proprio bella.
Accidenti se lo è.