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venerdì 17 febbraio 2012

Un po' di retorica, che diamine


Ormai è ufficiale: mi sto rincoglionendo.
La prova provata è la foto in alto. Nuria Gonzalez recita la parte di Clara nel mio telefilm preferito. Nella puntata di ieri, la professoressa prima di inglese e ora di storia (historia, prego) nonché ex preside, ha compiuto 45 anni e ha preso una decisione importantissima: vuole diventare madre. Delle sue intenzioni parla con Olimpia, professoressa d'inglese nonché ex preside anche lei, nei bagni dei prof.
Quest'ultima si dice felicissima della decisione della collega, la quale però ha un piccolo problema: è single e madre affidataria di Ruth, un'adolescente con già superati problemi di bulimia. Come si risolve la faccenda?
Le strade possibili sono due: adottare un neonato o ricorrere all'inseminazione artificiale.
Ebbene, la prima strada non è praticabile: nell'episodio di oggi Clara è risultata essere troppo vecchia per il dipartimento dei servizi sociali cui ha inoltrato la domanda. Con l'età che ha potrebbe aspirare a un bambino di almeno cinque anni. Ma Clara, che non ha voluto figli quand'era più giovane (o giovane e basta? vabbè, tralasciamo), vorrebbe godersi tutte le fasi della maternità, comprese pappe e pannolini. Tristemente, comunica la notizia a Ruth: quest'ultima, abbracciandola, le prospetta la seconda opzione. O meglio, ho intuito io che andranno a parare da quelle parti dal fatto che nel frattempo Gorka, l'ex fidanzato di Ruth, un piccoletto veramente bastardo, ma solo in apparenza (ha appena messo incinta Paula, la compagna bassetta con cui ha fatto malauguratamente sesso senza protezione, ma è pronto a diventare padre visto che lei non vuole abortire), e Fer, omosessuale dichiarato, vogliono guadagnarsi un po' di soldi donando lo sperma alla banca del seme. 
Sicuramente Clara farà un tentativo con il liquido di Gorka. Sono pronta a scommetterci su.
Comunque vada a finire (prima ho visto su You Tube la scena finale della serie, in cui la Gonzalez ha una pettinatura veramente orrida, mentre Blanca, la prof di lettere, da bionda si è fatta rossa e ha chiaramente scelto Berto, il barista della scuola con precedenti penali, al posto di Martin, l'attuale preside dello Zurbaran), continuo davvero a sorprendermi di quanti temi ci abbiano infilato dentro. Trovo veramente divertente e appassionante come riescano a trattare argomenti scomodi con così tanta naturalezza. La vita è varia e a tinte forti, anche nei momenti più cupi e difficili.
Anche in Spagna c'è la crisi economica e presumo che pure i giovanissimi attori del telefilm oggi saranno alle prese con la disoccupazione, visto che il serial è finito. Certo, peggio staranno tutti gli altri, quelli non famosi e magari più bravi di loro, però, davvero, quel telefilm aiuta a sorridere e a guardare avanti anche un'anzianotta come me.
E se anche non dovessi, come ho già scritto, mai avere figli, mi piace pensare che tutto sia ancora possibile, in ogni campo della mia vita.
Oggi ho finalmente spedito il mio piccolo lavoro di foto-racconto: sarà anche per questo che mi sento così commossa e incline alla retorica da fiction? Può essere, però, per una volta, voglio concedermelo.
C'è sempre tempo per ritornare seri. Basta aprire un giornale per perdere il sorriso.
Com'è provinciale un paese che discute delle mutande di Belen.