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mercoledì 13 novembre 2013

Lou! e lo storytelling di me stessa



In attesa di capire se e quando cambierò la natura di questo blog, torno al mio personal storytelling (a proposito: ho finalmente scoperto di che cosa si tratta) per parlavi di Lou! , un fumetto di origine francese che ho scovato del tutto casualmente nella fumetteria di Civitanova Marche. L'unica della cittadina della costa marchigiana, fino a prova contraria.
Le coincidenze sono davvero troppe perché non ne parlassi, almeno un attimo.

Nel numero che ho comprato io la ragazzina bionda, bassina e sognatrice, sta per compiere quattordici anni, ma se ho ben compreso, le sue avventure partono quando ne ha ancora dodici.
Gli album sono realizzati come fossero pagine del suo diario, uno dei molti che ho tenuto pure io più o meno proprio dall'età del personaggio partorito dalla matita (china? pastelli? chissà) di Julien Neel, il disegnatore che ha dato vita - sempre se ho capito bene - a una vera e propria "lou-mania" tra le coetanee in carne ed ossa della ragazzina disegnata. Oltre ai fumetti, sono stati realizzati anche dei cartoon, ma da quel poco che conosco della programmazione tv nazionale dedicati ai bambini, non mi sembra che Lou! sia arrivata anche sui nostri schermi.

Torniamo alle coincidenze. Oltre ai centimetri scarsini (ma Lou potrebbe ancora diventare una stangona, io, evidentemente, no) e ai capelli chiari e lunghi (li ho portati per anni come lei), abbiamo in comune anche il gatto: o meglio, uno dei due gatti, che è grigio come il suo, ma a differenza del suo il mio è femmina e ha anche un nome. Cos'altro ancora?

L'anno prima della storia che ho letto io sembra che abbia avuto una mezza cotta per un coetaneo che si chiama Tristan... ehm, più o meno alla sua età mi piaceva moltissimo un ragazzino che si chiamava CRistian! Nel mio numero, però, sembra essere in dubbio su un tale Paul, che al momento continua a considerare solo un amico... mio marito sapete come si chiama? E vabbè. Ultima analogia: Lou è nata d'estate, anche se non ho idea in quale giorno e mese. Beh. Inserendomi (aprendo, anzi) una lunga schiera di cugini di parte materna e paterna, anch'io sono nata d'estate. Nel cuore dell'estate, per la precisione.

Mi ha fatto poi molto ridere che la mamma di Lou sia una scrittrice di fantascienza un po' (un bel po') svagata, in conflitto con la madre. Quest'ultima, alla fine, si rivela la prima vera promoter del libro d'esordio della figlia, che va a vendere personalmente nella fiera del paese mettendo su, in quattro e quattr'otto, un banchetto. Mia madre sta facendo lo stesso con me, anche se in questo caso la corrispondenza è un tantino stiracchiata.

E insomma: Lou! mi ha divertito, distratto e fatto pensare, giocosamente, a chi ero e a chi sono.
Spero di riuscire a trovare altri numeri.
Dunque che ne dite: vado bene come storyteller di me stessa?
Mumble, mumble, direbbe Lou, mentre cerca di trovare l'ispirazione affacciata all'ultimo piano di un brutto palazzo di periferia.
Quanti pomeriggi ho passato sul balcone dei miei con analogo spirito.