venerdì 14 dicembre 2012

Mossi ma vivi


In questi giorni mi sento mossa come il bellissimo Nino nella foto qui sopra.
Al contempo, mi torna in mente la conversazione che ho avuto con la compagna di mio cugino Francesco un paio di settimane fa.
Se avessi la possibilità di dimostrarlo, in questo momento potrei svolgere anche il lavoro più gravoso, anche il più stressante. Certo, voi direte, non avendone uno concreto per le mani, è facile parlare così.
E però ve lo assicuro: di botto non ho più paura di nulla, se non degli stop imposti dal caso, che però niente hanno a che fare con quanto già di per sé noi umani (noi creature viventi in genere) potremmo realizzare con le nostre sole forze.
Sì, sono proprio come Nino, che salta, mangia, dorme e gioca per istinto, senza bisogno di farsi inutili domande.
La vita è breve. Ora lo so con più chiarezza di prima.
Mi secca molto essermi per certi versi ritirata dall'azione troppo presto, ma ormai è fatta. Recriminare non serve. Anzi, è proprio dannoso.
Non potendolo provare nel mio settore lavorativo, allora, non mi resta che darmi da fare in tutto il resto.
E lo farò. Seguendo il mio istinto e il mio cuore.
Non c'è altro che conta.

5 commenti:

  1. sono sensazioni che conosco. Ci sono arrivata, inutile dirlo per chi mi conosce, attraverso la mia meditazione buddista. La vita, però, non è breve. E' lunga e non è mai troppo tardi per ritirarsi dall'azione. L'importante è confermarselo ogni giorno, in lotta con la tendenza a volte naturale, a volte imposta, al ritiro. E' dura ma si può fare.

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    1. certo che sì. i cosiddetti remi in barca sono solo mentali.
      ma avremo modo di riparlarne dal vivo, immagino...
      a presto
      nn nn (sempre zio)

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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