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martedì 19 gennaio 2016
Tv-series, tra prime ed enne-enne-visioni... meno male che ci siete
Adeline Briard e Kader Cherif sono colleghi poliziotti: lei è parigina doc, lui di origine magrebina, come l'attore protagonista da cui prende il nome la serie francese, in onda in questo periodo tutti i lunedì su Giallo, ambientata, una volta tanto, non nella capitale, bensì a Lione.
Nella vita, i due bei volti del serial "bleu" sembrano piuttosto diversi da come si mostrano in scena, almeno, stando ai video di presentazione del telefilm che ho trovato su Youtube: soprattutto lei, Carol Bianic, sorride parecchio e sembra tutto il contrario del personaggio che interpreta nel telefilm, ossia l'animo "masculine", contro quello femminino, nonché ostile alle regole, rappresentato dal suo collega maschio.
Abdelhafid Metalsi, come si chiama realmente l'attore che veste i panni del poliziotto mammone cresciuto a telefilm, ha, a dirla tutta, lo stesso sguardo paraculo che mostra in scena, ma, se posso dirlo, appare meno scuro, meno adulto, del suo personaggio. Del resto, nel telefilm, è padre di una ragazza di quattordici anni, che vive un po' da lui e un po' dalla ex moglie, avvocato.
Non c'è molto da dire sui casi in cui si imbattono i due detective, semplicemente, perché, a ben guardare, la struttura "scoperta del cadavere-indagini-colpo di scena finale" è più o meno sempre la stessa di tutti i telefilm a sfondo giallo ma non troppo noir. Resta però la piacevolezza di assistere a una recitazione non troppo impostata, come capita troppo spesso negli omologhi americani, da cui quasi tutti i telefilm made in Europe prendono spunto.
Ed è inoltre originale anche la trovata di far calcare a un franco-algerino le orme di precedenti illustri poliziotti del Vecchio Continente (o comunque tali di origine) come Kojak o Colombo, due dei modelli televisivi del nostro Kader, che l'hanno spinto a diventare poliziotto.
Detto altrimenti, in sostanza, Cherif è molto simpatico, ma lo è pure Adeline, che finge di disapprovarne gli interrogatori poco ortodossi a casa sua, davanti a un'araba teiera di tè.
Vedremo come proseguiranno le storie: da quel che ho capito, comunque, il telefilm è molto apprezzato anche in patria. E meno male, visti i tempi non proprio rassicuranti.
Cherif è il mio preferito, ma nel palinsesto di Giallo e Top Crime (w il digitale terrestre per chi non ha Sky e non ha voglia di pagare ulteriori denari per lo streaming) ci sono anche altri serial degni di nota.
Interessante è, per esempio, Falco, tutti i giovedì su Top Crime, remake di Last Cop, il telefilm tedesco incentrato sul ritorno alla vita del poliziotto Mick Brisgau dopo vent'anni di coma.
L'idea è la stessa, dicevo, ma il tenore della narrazione è decisamente più drammatico. Anche in questo caso siamo in Francia, però a Parigi, e anche qui c'è un mistero su chi abbia sparato al nostro eroe, facendolo restare tra la vita e la morte per troppo tempo.
L'attore che interpreta il redivivo si chiama Sagamore Stevenin (classe 1974), tipo minuto, faccia sveglia, il collega amico (come nell'equivalente tedesco) si chiama Clement Manuel, ed è un ragazzone un po' imbranato con le donne, che credo crescerà nelle puntate che devo ancora vedere.
L'atmosfera è più cupa, si sorride poco, ma più vado avanti e più l'apprezzo.
Simile, ma se possibile con sfumature ancora più grigie, è l'effetto che mi fa Missing Persons Unit - Mpu, serial di origine belga che va in onda su Giallo il mercoledì, in cui si torna alla squadra di più poliziotti guidati da un capo carismatico. Man mano, si capiranno meglio i profili psicologici dei singoli protagonisti, ma è chiaro che tutti hanno qualcosa che li tormenta. Mi attrae la complessità delle trame, ma se dovessi raccontarvene una nei dettagli, mi perderei. Il che significa (almeno credo) che in questo telefilm conta assai più il mezzo (la visione d'insieme) del messaggio (la singola trama in svolgimento).
Pur intrigandomi le storie europee, concludo questa carrellata sulle serate televisive della sottoscritta con due serial per eccellenza made in Usa, non foss'altro perché ne ho visto la maggior parte delle puntate per via del gran numero delle repliche che ne hanno dato in questi anni sia su Giallo sia su Top Crime.
Sto parlando di Law and Order-vittime speciali, da una parte, ma soprattutto di Law and Order-Criminal Intent.
La detective Olivia Benson, alias Mariska Hargitay (ho appena letto che è una delle figlie di Jane Mansfield!) interpreta il suo ruolo di detective assegnato a orribili casi di violenza sessuale con una sensibilità molto femminile e una serietà da fuoriclasse del ciak. E' anche vero che si cala nei panni della poliziotta dal 1999; però, niente da dire, gli attori americani sanno il fatto loro, qualunque cosa stiano recitando.
Un vero gigante è, a questo proposito, Vincent D'Onofrio, il detective Robert Goren sulla scena, il primo protagonista di Criminal Intent, con accanto la piccolina più cattiva che c'è, ossia Katherine Erbe, alias Alexandra Eams, sua partner e amica.
Da quel che so, il grosso e alto attore si è ammalato proprio durante le riprese del telefilm, dopodiché, pian piano, ne è uscito e ha fatto molto altro: di origine italiana, ha una mobilità sgangherata, da doctor House, che lo rende estremamente affascinante, pur essendo precocemente invecchiato e via via sempre più appesantito. Un talento del genere, era difficile da rimpiazzare e credo che ne abbia sofferto anche la sua partner di scena, secondo me molto affiatata con D'Onofrio anche fuori dal set.
E infatti, in contemporanea con l'ultimo periodo di D'Onofrio (al quale era stato imposto di girare al massimo dieci episodi all'anno) e la piccina attrice, sono arrivati, prima Chris Noth (il "Mister Big" di Sex and the City) e Annabella Sciorra (in scena noti come Mike Logan e Carolyn Barek, poi sostituita da Alicia Witt, alias Nola Falacci) e alla fine Jeff Goldblum e Saffron Burrows, ossia i detective Zach Nichols e Serena Stevens, i cui episodi (godibili: Goldblum rende bene il tipo goffo ma geniale) sono in onda in questo periodo il sabato sera.
Con gli ultimi due attori, nel 2011 si chiude il telefilm, che stando a Wikipedia, aveva perso ascolti dopo l'uscita del cast storico. La produzione vuole però dare il commiato finale proprio con D'Onofrio ed Erbe: degli ultimi otto episodi trasmessi in Usa nel giugno del 2011 temo non vi sia traccia in Italia. Almeno non su Topcrime che a breve ricomincerà di nuovo dal primo episodio, Robert Goren ancora magro, e Alex Eams con un visino da ragazza.
A personaggi visti e rivisti come loro finisci per affezionarti, quasi fossero amici di famiglia. Un po' come Colombo, uno dei miti di Cherif, che, a proposito, stanno rimandando per la stramilionesima volta.
Mi dispiace un po' di essermi persa le serie tv del momento (da House of cards a Newsroom ad altre di cui ignoro persino i nomi), però che ci vuoi fare? Prima o poi si troveranno senza troppi magheggi da smanettoni.
Nel frattempo, quando proprio non ne avrò proprio più dell'ennesima replica, posso sempre fare qualcos'altro.
Leggere, magari.
Vivere ancora di più.
E voi?
Buone prime, seconde terze etc etc visioni, amici di Madamatap.
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