giovedì 18 luglio 2013
Riti propiziatori di vario genere contro la iella
Ci siamo: l'estate è esplosa, finalmente, ma come spesso è successo anche in passato in analogo periodo, l'afa è ancora molto limitata. Stamattina, per dire, al mare si stava da dio e confesso che non me ne sarei mai voluta andare via. E però, come ormai stra-noto per i pochi amici che mi seguono anche qui, il giovedì è il giorno del mercatino estivo qui a Fermo e siccome ho deciso di partecipare giusto nel mese che mi ha dato i natali, mi tocca andare ad allestire. Tra un'oretta circa, mi caricherò dunque di banchetto, sedioline e poche altre carabattole e andrò a rioccupare la mia molto contenuta postazione.
Solo a fine esperienza, ossia tra due giovedì, è probabile che tirerò un bilancio di un'esperienza che mai avrei pensato di vivere. Come già accennato non so più se qui, su Minime Storie o da qualche altra parte (parlo molto, scrivo un po' meno, ma comunque comunico!), sono soddisfatta di come sta andando, sia in termini pratici (c'è molta più gente di quanto pensavo incuriosita dal mio libro), sia da un punto di vista umano. Si fanno incontri interessanti (non tutti, ovvio) e si ascoltano storie minime (e quando mai!) che mentalmente mi vado appuntando.
C'è tuttavia un retro-pensiero dal quale non riesco a liberarmi completamente.
Tengo le dita incrociate e spero.
Stamattina, certo, la radio isolata da una pessima, diabolica interferenza locale m'ha fatto brutto. Detto in italiano corretto, mi è sembrato un presagio di malasorte. Siccome però sono una persona razionale, ho fatto debiti scongiuri interni e sono scesa in spiaggia... dove un poveraccio sembra che abbia perso la vita giusto a pochi metri da noi, abbastanza comunque perché non riuscissi a vederlo.
Mortacci a voi brutti gufi che insidiano la mia ricerca di tranquillità. Mia, peraltro, solo indirettamente.
Una volta scesa in strada, comunque, avrò il mio bel da fare e mi sarà più facile tenere a debita distanza uccellacci e presagi di malasorte.
Insomma: vado.
Come definitivo rito propiziatorio, linko qui una canzone del mio Paolo (Conte), molto in tema con la stagione:
Chips, chips...
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cari saluti da un lago di como immerso in un caldo piuttosto "impegnativo". le piante boccheggiano e le aiuto con innaffiature notturne che le fanno (sopra) vivere. ti pensiamo e facciamo i nostri affettuosi auguri di buon compleanno
RispondiEliminapaolo e luciana del lago di como
Cari Luciana e Paolo,
Eliminaho visto i vostri auguri (e la vostra richiesta di solidarietà, a nome delle vostre piante...) solo adesso.
Ho appena mandato una mail a Luciana.
Grazie mille per gli auguri (se vi può consolare, la natura ha ricordato anche a noi chi comanda con un bel terremoto...) e a presto!
:-)
ciao cara, luciana ha letto la tua mail, ti scriverà in questi giorni.
Eliminaio sono esausto per le tesi e gli esami. ma dovrei finire giovedì sera tardi
a presto
paolo
dimenticavo: ho saputo del colpo di terremoto e ti hopensata subito.
Eliminaqualche settimana fa c'è stata una (piccola) scossa anche a como. e capisco tantissimo la paura.
speriamo che , almeno la terra, si rappacifichi per qualche milione di anni
speriamo, sì... buone ultime ore di lavoro e un abbraccio a entrambi
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